Bullismo e giovani con background migratorio. Antonella Brighi nel COST-network
Antonella Brighi, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione a Bressanone, è stata invitata come esperta nazionale e ha preso parte a un COST-network sul bullismo contro i bambini con background migratorio che di recente si è tenuto all’Unesco a Parigi.
L’incontro è avvenuto nell’ambito del progetto COST-“Tribes” che punta, tra le altre cose, a sviluppare e migliorare le metodologie di rilevazione delle problematiche legate al bullismo per promuovere l’integrazione, ridurre il bullismo e migliorare la sicurezza e il benessere degli studenti con background migratorio e di tutti gli studenti delle scuole secondarie dell’UE.
“A Parigi ho partecipato a una riunione di lavoro con colleghi europei ed extra-UE, un gruppo sostenuto dall’Unesco e coordinato da James O´Higgins Norman, detentore della Unesco Chair contro il bullismo”, spiega la prof.ssa Brighi, “abbiamo effettuato una rassegna delle linee-guida sul bullismo nei vari Paesi, allo scopo di rintracciare best practices per la sua prevenzione. Nei prossimi incontri del sottogruppo cui parteciperò, si prenderà in esame l’influenza dell’organizzazione degli spazi delle strutture scolastiche sull’emersione di fenomeni di violenza all’interno delle scuole. A livello internazionale si sta ponendo un’ attenzione crescente alla sicurezza dei bambini negli spazi delle scuole, ad esempio i cortili, i corridoi e gli spazi comuni. Vogliamo capire quanto l’organizzazione degli spazi nelle scuole possa favorire l’inclusione e la prevenzione del bullismo dei ragazzi a rischio, sia come vittime che come agenti della violenza”.
L’incontro all’Unesco è quindi da considerarsi preparatorio alla prosecuzione dell’impegno della docente di Bressanone nel campo della ricerca scientifica sul tema. “Lo scopo dei Cost-network è di facilitare la creazione di reti di ricerca per specifici progetti, consentendo ai ricercatori di far crescere le idee in campo scientifico condividendole con i loro colleghi ”, conclude Brighi. “Al gruppo di lavoro, di cui faccio parte, collaborano sia architetti che psicologi e sociologi.. Nei prossimi mesi, lavorerò per impostare un progetto di ricerca cui parteciperà anche unibz”.
(zil)