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Free University of Bozen-Bolzano

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“I media del futuro li ho immaginati così”

Michele Di Modugno, laureato della Facoltà di Design e Arti, vive e lavora come grafico e artista a Vienna. Assieme alla nonna, anch’essa artista, ha vinto il primo premio del concorso indetto da Der Standard per celebrare la 10.000sima edizione.

Un progetto artistico che, come un tunnel del tempo, lega generazioni ed epoche distanti senza soluzione di continuità. Catapulta lo spettatore in una dimensione in cui il Romanticismo è contemporaneo della blockchain. Stiamo parlando dell’opera d’arte intitolata “Meta Citizen, un’immagine, anzi un NFT, frutto del lavoro in tandem di Michele Di Modugno, studente della Facoltà di Design e Arti dal 2013 al 2017, e della nonna, Elisabeth Prantner.

“Meta Citizen” si è aggiudicata il primo premio della giuria del concorso indetto dal prestigioso quotidiano austriaco “Der Standard” in occasione della stampa della edizione numero 10.000. Arrivare primi non è stata un’impresa di poco conto. Alla competizione hanno infatti partecipato più di 80 artisti (e oltre 100 opere).

Michele è attivo sulla scena viennese da alcuni anni. Da quando, dopo gli studi a Bolzano, vi si è trasferito per cercare, oltre a inedite possibilità di collaborazione, anche nuove ispirazioni. Una di queste gli è arrivata dalla nonna, artista e cittadina viennese, che incuriosita dalla proposta del nipote, ha deciso di lavorare con lui per partecipare al bando lanciato dal medium austriaco. “Lo Standard ha aperto una open call per artisti, chiedendo loro di immaginare come saranno fruiti i media del futuro”, racconta l’ex-studente di unibz.

Da alcuni anni Di Modugno si interessa alle criptovalute e alla tecnologia della blockchain. In quanto artista digitale, poi, recentemente non potevano attirare la sua attenzione gli NFT. “Secondo me, aldilà dell’hype che stanno generando, rappresentano una vera rivoluzione e consentiranno di tutelare e valorizzare per davvero il lavoro degli artisti che si esprimono con nuovi mezzi”, spiega. Un altro interesse di Michele (anno di nascita 1993) era realizzare un progetto con la nonna, Elisabeth Prantner, artista ceramista (anno di nascita 1938). Dalla fusione dei rispettivi anni di nascita è nato il nome del duo di artisti: 3893. “Proporle di concorrere insieme è stato immediato, così come immediata è stata la sua accettazione della sfida”, continua, “dopo averne parlato e averle spiegato cosa sono gli NFT, lei è venuta da me in studio con un primo schizzo a mano dell’immagine del “Wanderer über dem Nebelmeer”, quadro simbolo dell’epoca romantica, di Caspar David Friedrich chiedendomi di ricreare il quadro che aveva in testa come immagine digitale.

Nel quadro immateriale creato da Di Modugno, il viandante scorge in lontananza, come se cercasse orientamento nel metaverso, numeri binari che piovono sul mare di nebbia: ciò simboleggia l’unione di due mondi, quello fisico e quello digitale e di due epoche, il passato, reso eterno da riferimenti culturali universali come il quadro del pittore tedesco, e il presente/futuro incognito che ci attende e attende il panorama dei media. Rappresenta anche un richiamo a due modi diversi di fare arte, quello del nipote e quello della nonna, tenuti assieme da inedite modalità di circolazione delle opere d’arte, non più soggette alla riproducibilità infinita.

L’opera di Michele Di Modugno e di Elisabeth Prantner è stata stampata sulla copertina di "Der Standard". Si tratta della seconda volta nella storia del quotidiano. Prima era successo solo per l’edizione dei 20 anni. Un riconoscimento che sta facendo conoscere l’opera del laureato della Facoltà di Design e Arti e contribuendo anche alla crescita di valore delle sue creazioni. L’NFT che ha vinto il concorso è stato battuto all’asta per 4800 euro che sono andati a finanziare, assieme alle altre migliori quattro opere, borse di studio per studenti di arte in stato di bisogno.

Elisabeth Prantner e il nipote stanno attualmente lavorando a un nuovo progetto che, come “Meta Citizen”, cercherà di colmare il divario tra il mondo fisico e quello digitale: un passo in direzione della nuova era definita del “phygital”.

L'account Instagram di Michele Di Modugno

(zil)