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Libera Università di Bolzano

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In forma per la vita con FitBack. L’Alto Adige punta al ruolo di precursore in Italia

Il progetto europeo FitBack mira alla creazione di un database comune di alcuni indici della Fitness (forza, resistenza e forza esplosiva) di bambini e adolescenti, da usare come bussola per orientare iniziative di promozione dell’attività fisica attraverso l’educazione fisica fuori e dentro le scuole. Il prof. Attilio Carraro, responsabile per unibz, ha tenuto un primo incontro con gli insegnanti della scuola secondaria.

 

Giovedì 17 marzo scorso, il prof. Attilio Carraro, docente di Didattica del movimento alla Facoltà di Scienze della Formazione a Bressanone, in collaborazione con Cristina Sartori e Astrid Ferrari, referenti per l’educazione fisica e sportiva delle intendenze scolastiche di lingua italiana e tedesca, ha organizzato una giornata di presentazione del progetto FitBack al parco tecnologico NOI di Bolzano e al palasport di via Resia a Bolzano. Il pubblico era composto da insegnanti di educazione fisica delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

L’intento della giornata di formazione era illustrare e disseminare gli obiettivi e le metodologie del progetto europeo (vi partecipano università, centri di ricerca e associazioni di 10 diversi Paesi) FitBack (“European Network for the Support of Development of Systems for Monitoring Physical Fitness of Children and Adolescents” ovvero “Rete Europea per il Supporto allo Sviluppo di Sistemi per il Monitoraggio della Fitness di Bambini e Adolescenti”). FitBack sta mettendo a punto gli strumenti per esaminare le tendenze della popolazione relative alla salute e gli effetti delle politiche e degli interventi nazionali riguardanti la fitness sulla salute dei giovani a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Ciò dovrebbe permettere di prevedere le tendenze future della popolazione relative alla salute, valutando in particolare il rischio relativo per la salute di bassi livelli fitness.

Durante la mattinata in aula, sono state spiegate le varie articolazioni del progetto mentre nel pomeriggio si è tenuta una sessione pratica in cui gli insegnanti hanno sperimentato direttamente i test di fitness di fitBack.

“Il progetto, oltre che all’acquisizione di dati sulla forma fisica della popolazione in età scolare, serve anche per impostare azioni di prevenzione delle patologie correlate ad una scarsa attività fisica”, chiarisce il prof. Carraro, referente di Fitback per la Libera Università di Bolzano. “in questa giornata c’è stata una buonissima risposta da parte dei docenti della scuola secondaria. I nostro obiettivo è di integrare le pratiche di misurazione della fitness nelle attività di educazione fisica così da avere una fotografia costante dello stato di forma fisica dei giovani e di adeguare di conseguenza sia la didattica che, più in generale, le politiche di salute pubblica”.

Una necessità resa ancora più urgente dall’allontanamento di molti ragazzi e ragazze dall’attività fisica e sportiva nei due anni di pandemia, che potrebbe comprometterne la salute in età adulta. “Il Covid ha avuto l’effetto di inibire in tanti il desiderio di muoversi e di fare sport”, conclude Carraro, “ci auguriamo che questo progetto da Bolzano si possa allargare ad altre regioni italiane e che serva a rimettere in moto, in ottica di prevenzione, chi è stato più penalizzato dagli stop di scuola e sport”.

(zil)