Didattica della matematica. unibz organizza la conferenza internazionale
La settimana prossima, dal 2 al 5 febbraio, la Libera Università di Bolzano ospiterà – online – CERME12, la dodicesima edizione del convegno biennale dell’associazione europea ERME, che riunisce docenti e ricercatori di tutto il continente. Il prof. Giorgio Bolondi della Facoltà di Scienze della Formazione, membro del Membro dell’International Program Committee, è anche Chair del Comitato Organizzatore.
Seppur online, il convegno sarà comunque una vetrina prestigiosa per la Libera Università di Bolzano e per l’Alto Adige. Sono 915 gli accademici iscritti ai lavori di CERME12, da 48 Paesi diversi, da tutti i continenti: per la maggior parte europei ma molti sono anche i partecipanti da Stati Uniti, Canada, Cina e Australia o altre nazioni. Il convegno si avvarrà di una piattaforma digitale dedicata per permettere ai partecipanti di prendere parte alle discussioni e nelle valutazioni dei risultati di ricerca presentati.
CERME12 non avrà un unico focus tematico ma le sfide concrete degli insegnanti di matematica, soprattutto quelle che sono venute emergendo negli ultimi due anni, saranno al centro di molte sessioni di lavoro. “Alcuni temi preminenti che hanno ricevuto una maggiore urgenza nella prassi scolastica in seguito agli effetti della pandemia di Covid saranno affrontati durante tutta la settimana”, spiega Bolondi, “mi riferisco, in special modo, all’uso delle tecnologie digitali nell’insegnamento e all’aumento delle diseguaglianze sia nell’accesso alle tecnologie che all’apprendimento vero e proprio che l’alternanza obbligata tra didattica in presenza e online ha provocato. Sono due problemi forti e di cui sono consapevoli tutti i colleghi che si occupano di didattica”.
Il CERME è per alcuni versi un convegno anomalo. Perché, lo spiega il prof. Bolondi: “Il motto dei convegni CERME è “Collaborate, Cooperate, Communicate”. Tutti i partecipanti sono direttamente coinvolti in gruppi di lavoro su tematiche precise, che producono documenti di sintesi che costituiscono spesso un punto di riferimento per le ricerche successive. Quasi tutti i partecipanti prendono parte attiva al processo di selezione e referaggio dei contributi e partecipano alla discussione”.
Gli interventi di apertura saranno affidati a Susanne Prediger, professoressa alla Technische Universität di Dortmund, e a Jeppe Skott, della Lineeaus University, di Växjö in Svezia. Prediger, nel suo intervento intitolato Enhancing language for developing conceptual understanding – a research journey connecting different research approaches (Migliorare il linguaggio per sviluppare la comprensione concettuale - un percorso di ricerca che collega diversi approcci, ndt.), illustrerà le sue scoperte su come il linguaggio utilizzato dall’insegnante influenzi la comprensione degli allievi; Skott, invece, parlerà di Conceptualizing individual-context relationships in teaching: Developments in research on teachers’ knowledge, beliefs and identity (Concettualizzare le relazioni individuo-contesto nell’insegnamento: sviluppi della ricerca su conoscenze, credenze e identità degli insegnanti, ndt.), ovvero di come l’essere insegnanti si definisca attraverso lo sviluppo del rapporto con gli allievi.
Oltre alle tematiche più attuali, il panel finale, sabato 5 febbraio, tematizzerà anche i grandi problemi aperti nell’educazione matematica. In apertura di convegno, il rettore, prof. Paolo Lugli, e il preside della Facoltà di Scienze della Formazione, prof. Paul Videsott, porteranno i saluti dell’ateneo e del territorio ai partecipanti.
(zil)