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Libera Università di Bolzano

Press releases

Dies Academicus 2024. “L’università in tempi turbolenti”

Questa mattina, nella biblioteca del Campus di Bolzano, si è svolto il Dies Academicus, la festa della comunità accademica di unibz. Ospite d’onore la prof.ssa Francesca Ferlaino.

Come da tradizione, la Libera Università di Bolzano organizza il Dies academicus per dare il benvenuto ai nuovi professori e professoresse, per consegnare riconoscimenti a ricercatori e ricercatrici che hanno spiccato per i risultati ottenuti nel campo della ricerca e a personalità pubbliche che si sono distinte per il loro sostegno all’ateneo altoatesino. In apertura di manifestazione, la presidente prof.ssa Ulrike Tappeiner ha ricordato il rettore dell’Università Cattolica, prof. Franco Anelli, recentemente scomparso. In seguito, nella sua introduzione intitolata “L’università in tempi turbolenti” (“Die Universität in stürmischen Zeiten”), la presidente di unibz ha chiarito quale a suo parere debba essere il ruolo dell’università in un tempo come il nostro, caratterizzato da grandi tensioni e gravi conflitti: “In questo momento abbiamo bisogno di un sistema accademico forte, caratterizzato da università in grado di aiutare la società a superare le grandi sfide nel miglior modo possibile. Abbiamo bisogno di istituzioni che abbiano il coraggio e la flessibilità di pensare in modo strategico e di agire rapidamente, che siano autocritiche e disposte al cambiamento. Come comunità universitaria, ci impegniamo ad agire in questo spirito e a sostenere con forza un messaggio di apertura, dialogo e accettazione della diversità contro ogni tipo di discriminazione”.

 

Nella scia di quanto anticipato dalla presidente, il rettore, prof. Paolo Lugli, all’ultimo Dies Academicus del suo mandato, ha aggiunto: “Dobbiamo riuscire a prevedere le conseguenze negative delle crisi che ci minacciano – sociali, economiche, ambientali e politiche  – e l’unico modo per farlo è attraverso la ricerca scientifica e la conoscenza che ne deriva”.

Il governatore Arno Kompatscher nel suo discorso ha descritto l'università come una “roccaforte di valori quali la democrazia, la pace e l'uguaglianza”. In tempi di incertezza, dobbiamo ripristinare la fiducia, mostrare speranza e non dipingere scenari distopici per il futuro. Per questo abbiamo bisogno della scienza”.

Il sindaco Renzo Caramaschi ha sottolineato i numerosi canali di comunicazione e collaborazione che si sono aperti con l’università di Bolzano nel corso degli ultimi anni (tra cui l’adesione all’iniziativa EUniversicities) e ha annunciato che la città finalmente si sta attrezzando ad accogliere adeguatamente studenti e studentesse con i nuovi futuri studentati

Quest’anno l’allocuzione è stata tenuta dalla prof.ssa Francesca Ferlaino, docente di fisica quantistica all’Istituto di Fisica Sperimentale dell’Università di Innsbruck e direttore scientifico dell'Istituto per l’Ottica Quantistica e l’Informazione Quantistica (IQOQI) dell’Accademia Austriaca delle Scienze. L’intervento di Francesca Ferlaino era intitolato “Sviluppi della scienza quantistica e la loro influenza sulle tecnologie future”.  La prof.ssa Ferlaino, nel suo intervento, ha affrontato il tema delle tecnologie quantistiche e ha spiegato come potrebbero essere impiegate per aiutarci a risolvere problemi in tantissimi ambiti, da quello medico fino ai cambiamenti climatici.

Il Dies è stata l’occasione anche per presentare 16 dei nuovi professori e professoresse dell’Ateneo. La seconda parte della cerimonia è stata dedicata ai risultati della ricerca. L’ex presidente della Libera Università di Bolzano e attuale Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, prof. Konrad Bergmeister, assieme al prorettore alla ricerca di unibz, prof. Johann Gamper, ha consegnato i “Premi alla ricerca” finanziati dalla Fondazione a: Marcello Barison (ricercatore e docente di Filosofia, Facoltà di Design e Arti), Greta Goracci (ricercatrice e docente di Statistica, Facoltà di Economia), Thomas Zanon (ricercatore e docente di zootecnia, Facoltà di Scienze agrarie, ambientali e alimentari). “I ricercatori e le ricercatrici, quelli giovani, sono gli ambasciatori di  un futuro resiliente e sostenibile. I risultati della ricerca che premiamo oggi ci fanno guardare con più fiducia al futuro”, ha sottolineato il prof. Bergmeister. Lo stesso Konrad Bergmeister è stato insignito del titolo di Senator honoris causa della Libera Università di Bolzano, un riconoscimento conferito a emerite personalità della vita pubblica che si sono occupate in modo significativo dell’Università e dello sviluppo della sua funzione scientifica e culturale. Gli ultimi conferimenti di questa onorificenza risalgono al 2016.

Flora Kröss, presidente del Consiglio di Gestione di Alperia, Stephan Ortner, direttore di Eurac Research, e Gerhard Brandstätter, presidente della Cassa di Risparmio di Bolzano, hanno ricevuto una medaglia di benemerito – disegnata dal prof. Nitzan Cohen, preside della Facoltà di Design e Arti –  dalle mani della presidente di unibz, prof.ssa Ulrike Tappeiner, e del rettore, prof. Paolo Lugli. Tale riconoscimento è concesso a personalità che abbiano offerto un importante contributo ideologico o materiale o che si siano impegnate per lo sviluppo scientifico e culturale dell’Università di Bolzano.

L’accompagnamento musicale dell’odierno Dies academicus è stato curato dal coro unibz voices e dall’„Ad hoc String Ensemble“, diretti dal prof. Johannes Theodorus van der Sandt (Facoltà di Scienze della Formazione).

(zil)