Rendere competitive le piccole aziende agricole. Al via progetto UE
Come possono i piccoli agricoltori riuscire a trattenere una quota maggiore del valore aggiunto prodotto nella filiera agricola e alimentare? È una della problematiche affrontate da un progetto di ricerca finanziato dall’UE a cui, parteciperanno 7 istituzioni di ricerca . unibz, con il prof. Günter Schamel della Facoltà di Economia, sarà uno dei partner.
Esistono nuove opportunità di mercato che i piccoli agricoltori dovrebbero cogliere per aggiungere valore alla loro produzione? Cosa impedisce loro di cooperare più efficacemente? L’e-commerce può rivelarsi la strategia più adeguata? Il progetto di ricerca intitolato “Governing the agri-food supply chain: how to improve smallholders’ competitiveness” AGRICOMPET (Regolamentare le catene di approvvigionamento alimentare. Come si può migliorare la competitività dei piccoli agricoltori?, ndt.), finanziato dall’UE, parte proprio da queste domande per capire come i piccoli proprietari e le organizzazioni di produttori possano sviluppare soluzioni organizzative e amministrative per affrontare in maniera sostenibile le sfide più pressanti del futuro.
Il progetto comprende tre “pacchetti di lavoro” principali che si concentrano su: le cooperative agricole e le organizzazioni di produttori, le indicazioni geografiche (IG) e le nuove opportunità di mercato come il commercio elettronico e gli appalti pubblici. I primi due pacchetti di lavoro si concentrano sul settore del vino nei paesi del Mediterraneo: dalla gestione dei vigneti agli incentivi di prezzo per i prodotti di qualità e le iniziative di marketing correlate. L’obiettivo del progetto AGRICOMPET è sviluppare una serie di soluzioni di governance per aiutare i piccoli produttori e trasformatori a migliorare la loro competitività.
Alla Libera Università di Bolzano, Facoltà di Economia, il referente del progetto è il prof. Günter Schamel, il cui focus di ricerca è incentrato sull’economia del vino e sulle cooperative rurali. “Parte del progetto sarà dedicato al settore del vino, dove le cooperative e le indicazioni geografiche giocano un ruolo chiave. In Alto Adige, le cooperative agricole sono già molto competitive ed è importante che continuino ad esserlo. Pertanto, vogliamo lavorare con i decisori nei settori dell’agricoltura, della trasformazione, del commercio e della politica dei paesi coinvolti nel progetto per migliorare ulteriormente la loro posizione sul mercato”.
Il progetto di ricerca è sviluppato da ricercatori appartenenti a diverse aree disciplinari (economia, management e marketing) ed è metodologicamente basato sulla co-creazione, cioè sul lavoro diretto con i decisori delle cooperative, delle organizzazioni di produttori e delle IG per ricercare insieme soluzioni innovative riguardanti organizzazione e governance.
Il consorzio internazionale che implementa il progetto è coordinato dal prof. Manuel González-Díaz dell’Università di Oviedo in Spagna. Comprende l’Istituto Nazionale di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (INRAE) in Francia, l’Istituto di Ricerca di Economia Agricola (AGRERI) in Grecia, la Libera Università di Bolzano (unibz) e l’Università di Verona (UNIVR) in Italia, l’Università Bogazici in Turchia e l’Università di La Rioja in Spagna. Il budget totale è di circa 1,5 milioni di euro, che saranno messi a disposizione dei sette partner partecipanti in tre anni.
(zil)